Metodo di studio

Ad ognuno il suo!

Non esiste un unico metodo, ma svariati metodi di studio. Tutto dipende da quali sono i tuoi punti di forza, dal tipo di memoria primaria che possiedi (visiva, uditiva, pratica…) e dall’ambiente in cui rendi meglio (da solo, in gruppo, in casa, in biblioteca…).

Il metodo di studio non è altro che l’insieme di tecniche e strategie che applichiamo nello studio. Se crediamo di non avere un nostro metodo di studio è solo perchè non ci siamo mai soffermati a pensarci: studiare la mattina o la sera, prendere appunti a penna o al pc, schematizzare o limitarsi a ripetere ad alta voce, tutti questi sono tasselli di un metodo.

Soffermarsi sul proprio metodo per impostarlo e/o perfezionarlo NON è una “perdita di tempo”

Fermarsi a riflettere sull’efficacia del metodo che stiamo usando è fondamentale per capire cosa funziona e cosa invece andrebbe un attimino rivisto. Se ad esempio studio fino a tardi la notte e la mattina non riesco a seguire le lezioni forse studiare fino a tardi non è il metodo migliore.

Volendo possiamo dividere il Metodo di Studio in fasi, per creare così il nostro:

  1. Motivazione e ambiente: il luogo in cui studiamo deve essere confortevole e ben illuminato, privo di distrazioni e in grado di metterci nel “mood” per studiare efficacemente e con passione (scopri come)
  2. Appunti e attenzione a lezione: prendere appunti non serve solo per poter poi ristudiare la lezione a casa, ma serve anche a tenerci svegli e attivi durante la lezione, se non prendiamo appunti non ci predisponiamo ad un ascolto attivo e interattivo e saremmo più propensi a distrarci, a perderci pezzi importanti della spiegazione e, perchè no, ad assopirci (Come prendere appunti)
  3. Lettura attiva: come sottolineare. Una volta predisposto l’ambiente e recuperati gli appunti arriva il momento di studiare sia dagli appunti sia dal libro (o dispense). Per rendere proficua la lettura di questi materiali bisogna che la lettura non sia passiva ma attiva. Leggere e basta non aiuta la memorizzazione, bisogna leggere con una matita in mano! Il testo va sottolineato, evidenziato, cerchiato, annotato, insomma bisogna lavorarci sopra per riuscire a farlo proprio.
  4. Riassumere e schematizzare: una volta vagliato il materiale è il momento di mettere assieme appunti e manuali, di creare una sintesi di tutte le informazioni necessarie al superamento dell’esame. Riuscire a riportare tutte le informazioni in un unico schema permette di renderle più facilmente accessibili e meno spaventose, inoltre, così predisposte, diventano più facilmente memorizzabili perchè per schematizzarle le abbiamo dovute processare (Schemi)
  5. Organizzazione del lavoro: lista materiale; scadenze; ecc… Questo è forse l’aspetto più importante: l’organizzazione. Un modo efficace per organizzarsi è stilare una lista dei materiale e/o degli argomenti da preparare per un esame. Fatto questo prendere l’agenda e dividere il carico di studio nei giorni che rimangono da oggi al giorno dell’esame (avendo cura di mantenere qualche giorno libero per lo svago). Man mano che si affronteranno i vari argomenti si potranno spuntare dalla lista.
  6. Ripasso per l’esame: domande aperte, crocette, …

Dobbiamo capire che gli obiettivi dello studio sono sequenziali:

  1. Capire
  2. Imparare
  3. Prepararsi all’esame

Non si può imparare senza aver prima capito e non ci si può preparare all’esame senza aver imparato.

Proviamo a fare un esempio pratico: ho un mese per preparare un esame, posso farcela? Prima di tutto si recuperano i materiali (O=ottenuto) che in questo caso immaginiamo siano gli appunti delle lezioni, due libri e due articoli. Fatto questo si deve procedere a calcolare quanto tempo si impiegherà per leggere e schematizzare il materiale (immaginiamo una media di 50 pagine al giorno per i manuali discorsivi e 20 pagine al giorno per appunti e articoli che sono più densi e necessitano di approfondimento). Si segna tutto sul calendario, avendo premura di lasciare dei giorni liberi per il riposo (in questo caso le domeniche) e 3/4 giorni prima dell’esame per il ripasso e la preparazione finale. Il piano di battaglia sarà qualcosa del genere:

Ogni spunta vicino ai materiali significa che quel testo è in mio possesso (O=ottenuto); che l’ho letto e sottolineato (L=letto); che l’ho schematizzato (S=schematizzato) e che l’ho ripassato (R=ripassato) i giorni prima dell’esame.

Tutto qui? Beh, non proprio. Questo è solo l’aspetto più formale dello studio ma ci sono altri accorgimenti da avere. Ad esempio si può studiare con un timer (pomodoro technique), ripassare con delle flash card invece che con gli schemi, trovare degli escamotage per ricordare nomi difficili ecc… L’efficacia di questi metodi è meno soggettiva di quanto si pensi, quindi conviene fare un tentativo. Se un metodo non funziona si può sempre cambiare!

“Everybody is a genius. But if you judge a fish by its ability to climb a tree, it will live its whole life believing that it is stupid”

Albert einstein

Flash cards

Questo sistema è ottimo per ripassare da soli e testare le proprie conoscenze: si creano delle tessere…

Photo by Karolina Grabowska on Pexels.com

Pomodoro

Cosa ho imparato oggi

Photo by Taryn Elliott on Pexels.com

Palazzo mentale

Storielle folli

Photo by Jeswin Thomas on Pexels.com

Simulazione

Ricevi i miei nuovi articoli nella tua casella di posta

[jetpack_subscription_form subscribe_placeholder=”Inserisci il tuo indirizzo e-mail” show_subscribers_total=”false” button_on_newline=”false” custom_background_button_color=”#010101″ custom_font_size=”16px” custom_border_radius=”0″ custom_border_weight=”1″ custom_padding=”15″ custom_spacing=”10″ submit_button_classes=”” email_field_classes=”” show_only_email_and_button=”true”]

Informazioni

Ciao, sono Lillie. In passato, ho diretto una rivista. Dal 2017, sono madre e scrittrice freelance a tempo pieno. Quando non trascorro il tempo con i miei meravigliosi figli e mio marito, scrivo di cibo, avventura e vita salutare! Scopri di più

Seguimi